Oggi torniamo a parlare di serie tv storiche. E condivido con voi le mie impressioni su Versailles.
LA SERIE TV E DOVE TROVARLA – Versailles è una serie televisiva francese e canadese, trasmessa dal 16 novembre 2015 al 21 maggio 2018 su Canal + per tre stagioni
In Italia, la serie è stata pubblicata sulla piattaforma on demand Netflix dal 5 gennaio al 2 agosto 2018.
TRAMA – Il re di Francia Luigi XIV, che ha 28 anni, vuole la nobiltà francese presente all’autorità del potere reale. Per lasciare Parigi e gli eventi della Fronda che ancora lo perseguitano fino ad oggi, ha deciso di spostare il suo governo nell’ex residenza di caccia di suo padre. Per attirare i nobili alla sua corte e tenerli sotto controllo in tal modo, ha lanciato la costruzione della reggia di Versailles. Questa impresa di dimensioni e costi sproporzionati susciterà malcontento e discordia. In un ambiente di corte travolto dalle cospirazioni, come farà Luigi ad imporre il suo potere di vivere, le sue passioni amorose e guadagnare il titolo di Re Sole?
CONSIDERAZIONI – Era da tempo che volevo guardare questa serie, ma non è stato subito amore a prima vista. Mesi fa avevo iniziato con le prime puntate e non è scattata alcuna scintilla. Così non sono andata oltre. Poi, però, mi è tornata la voglia di guardare qualche cosa in costume e così, complice un malanno, ho deciso di dare una seconda possibilità alla serie.
Devo dire che più andavo avanti e più mi appassionavo. Una passione particolare, non smaniavo troppo dalla voglia di sapere come andava a finire, insomma non ci perdevo il sonno, ma rimanevo comunque affascinata dalla storia.
Una serie senza dubbio con pregi e difetti, ci sono stati diversi passaggi nella trama che mi hanno lasciato dubbiosa ma nel complesso mi è piaciuta abbastanza.
LUCI E OMBRE DI VERSAILLES – La figura di Luigi XIV è complessa. Un regno durato 72 anni e 110 giorni è difficile da rendere in tutte le sue sfaccettature e complicanze. Pensando al Re Sole viene in mente lo sfarzo di Versailles, le guerre lunghissime, le amanti, le riforme di Colbert.
Quello che ho amato in maniera particolare di Versailles è stato il contrasto netto tra lo sfarzo del Re Sole e del suo palazzo di Versailles con l’oscurità degli intrighi di corte, i problemi e i disagi intimi del Re, uomo investito di tantissimo potere e circondato da tutto ciò che desidera, che tuttavia è solo. Impossibilitato a realizzare i suoi veri desideri. Un contrasto cupo reso bene dalla colonna sonora, moderna e tetra, che ben sottolinea questo gioco di luci e ombre.
Una serie che dapprima sconcerta. Il filo conduttore rimane celato nelle prime puntate, forse troppo piene di scene dissolute e di un colpo di scena che all’inizio fa rimanere abbastanza perplessi, ma poi, con un po’ di pazienza, si scoprono le carte e davanti a noi non c’è solo il Re incline ai vizi, pieno di amanti, tra cui spicca Enrichetta d’Inghilterra, ma bensì l’uomo scaltro, il politico pronto a fare di ogni occasione, anche quella più disastrosa, un’opportunità.
E poi emerge, puntata dopo puntata, Filippo, il duca D’Orleans. Se dapprima appare solo come il fratello del Re, ancora più dissoluto di lui, il cui passatempo sembra essere solo quello di ubriacarsi e folleggiare con il cavaliere di Lorena, diventa invece quasi protagonista a fianco di Luigi. Il fratello del re possiede una personalità forte, al contrario di quello che può sembrare all’inizio. Rimane sempre in bilico tra invidia e amore verso il fratello. Desideroso di mostrare il suo valore e di proteggere il sovrano. Indeciso se farsi inghiottire del tutto dai vizi oppure usare il proprio valore per far brillare ancora di più Luigi.
Filippo rimane uno dei pochi che ha davvero il coraggio di avvicinarsi al Sole, senza temere di venire bruciato.
DONNE E POTERE – Le donne, in Versailles, hanno un ruolo di prim’ordine. Luigi ha un numero considerevole di amanti e la regina, Maria Teresa d’Asburgo, è dimenticata e sola ma per quanto sia pia e devota, anche lei sarà incline a lasciarsi andare alla passione più di una volta. Una regina che tende a rimanere in secondo piano, dimenticata in favore di donne come Enrichetta, moglie di Filippo e amante di Luigi. Enrichetta è rispettata a corte e benvoluta per via della sua bellezza e della sua dolcezza, è sorella del re d’Inghilterra Carlo II e avrà un ruolo cruciale nella politica di Luigi.
Sarà invece Françoise-Athénaïs di Montespan a diventare la quasi “tirannica” favorita di Luigi. Bella e arguta, conquisterà il cuore di Luigi e l’intera corte di Francia.
Ma sarà solo una donna, infine a trionfare, e sarà quella che meno ci si aspetta di veder brillare…
Un’altra figura femminile che spicca è la principessa Palatina, la seconda moglie di Filippo, si dimostrerà una donna forte, capace di superare i pettegolezzi di corte e di sopportare un matrimonio con uomo legato ad un altro uomo. Ma la principessa mostrerà un carattere deciso, in grado di guadagnare l’amore e il rispetto di Filippo e persino quello del Cavaliere di Lorena.
IL SOLE, UN PRIVILEGIO PER POCHI – Tutti girano intorno al Sole in cerca di luce e favori, e Luigi pretenderà di avere accanto a sé solo nobili che possano dimostrare il lignaggio. Chi non lo possiede metterà in atto qualsiasi forma di tradimento pur di poter rimanere a palazzo.
Nel mentre Guglielmo d’Orange e l’Olanda tendono una mano avida verso la Francia e Luigi si dovrà difendere da nemici che arrivano da ogni parte, interni ed esterni alla corte.
Con il susseguirsi delle puntate la corte di Versailles s’ingrandisce di pari passo con i lavori mastodontici del palazzo, e con lei crescono i malumori e le invidie che daranno seguito a risvolti tragici e a complotti in grado di lambire persino le persone più fidate del Re.
FIDATI GUARDIANI DEL POTERE – Altri due personaggi spiccano in questa serie tv: non sono nobili ma votati al dovere, dedicano, anima e corpo, la propria vita al Re e più di una volta saranno loro a reggere le trame oscure del potere di Luigi.
Il primo è il valletto del Re. Alexandre Bontemps. Conosce ogni minimo dettaglio della vita privata di Luigi, lo segue come un’ombra, talmente fidato che si guadagna spesso il diritto di poter conversare con il sovrano in qualità di amico e dispenserà spesso consigli cruciali.
Il secondo è Fabien Marchal, il capo della polizia, il braccio armato che si occupa del lavoro sporco. Tortura i prigionieri, dà la caccia alle spie e ai nemici. Una figura tetra, quasi inquietante, che tuttavia nasconde un cuore fedele e troppo spesso si prenderà sulle spalle la responsabilità delle decisioni avventate di Luigi.
Entrambi saranno coinvolti nell’intrigo cardine della terza stagione.
Non si può parlare di Luigi XIV senza inserire la maschera di ferro…
IL MIO GIUDIZIO – Per quanto mi riguarda si tratta di una serie ben costruita. I personaggi sono approfonditi con cura, con le loro debolezze e i loro punti di forza, le scenografie danno il giusto risalto a Versailles e la trama, seppur inizialmente lenta e poco accattivante, alla fine si dimostra salda e appassionante.
La seconda stagione è, per me, quella meglio riuscita. C’è il giusto equilibrio tra azione e intrigo. La terza, invece, pecca secondo me di un finale troppo veloce. Alcune cose vengono risolte in maniera sbrigativa e ad alcuni personaggi, come Fabien Marshal, non viene riservato un giusto finale.
Le licenze storiche sono numerose ma non conoscendo a fondo il periodo storico non posso dare un giudizio netto sulla questione.
Nel complesso una serie godibile che pecca qua e là di qualche faciloneria di troppo sulla trama, scivoloni che, tuttavia, vengono assorbiti abbastanza in fretta.
La serie non si è prolungata oltre la terza stagione, una scelta secondo me corretta. Andare avanti avrebbe significato sfociare nella noia, poiché uno schema narrativo di questo genere non può protrarsi eccessivamente.
CENNI STORICI SUI PERSONAGGI REALMENTE ESISTITI
Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole (Le Roi Soleil) o Luigi il Grande (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715), è stato un membro della casata dei Borbone nonché il sessantaquattresimo re di Francia e quarantaquattresimo di Navarra; regnò per 72 anni e 110 giorni, dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di cinque anni, fino alla morte nel 1715.
Filippo di Francia, duca d’Orléans, meglio noto come Filippo d’Orléans o Monsieur ( nel senso francese di mon sieur, “mio signore”) (Saint-Germain-en-Laye, 21 settembre 1640 – Saint-Cloud, 8 giugno 1701), è stato un principe del sangue francese, figlio di Luigi XIII di Francia e Anna d’Austria e fratello minore di Luigi XIV, Le Roi Soleil. Nato duca d’Angiò, Filippo divenne duca d’Orléansalla morte di suo zio Gastone nel 1660. L’anno successivo ricevette anche il ducato di Valois e di Chartres. Dopo la sua vittoria in battaglia nel 1671, il fratello Luigi XIV gli donò il ducato di Nemours, i marchesati di Coucy e Folembray e le contee di Dourdan e Romorantin. Fu conosciuto semplicemente come Monsieur, il titolo tradizionalmente riservato al fratello minore del re alla corte francese.
Apertamente omosessuale, ebbe di fatto uno stile di vita bisessuale per compiere il suo dovere dinastico. Attraverso i figli dei suoi due matrimoni, Filippo divenne un antenato comune di numerosi regnanti in tutta Europa, tanto da guadagnarsi il soprannome di “il nonno d’Europa”. Era ascendente diretto di Luigi Filippo, che governò la Francia dal 1830 fino al 1848 durante la monarchia di Luglio.
Attraverso un’attenta amministrazione familiare, Filippo aumentò notevolmente le sorti della casa di Orléans, un ramo cadetto dei Borbone di Francia, di cui era il fondatore.
Maria Teresa d’Asburgo, anche chiamata Maria Teresa d’Austria, soprattutto nella storiografia francese (in spagnolo: María Teresa de Austria; in francese: Marie Thérèse d’Autriche) (San Lorenzo de El Escorial, 10 settembre 1638 – Versailles, 30 luglio 1683), era figlia del re Filippo IV di Spagna e di Elisabetta di Francia. Dalla nascita ebbe i titoli di infanta di Spagna e del Portogallo e di arciduchessa d’Austria; probabile erede al trono spagnolo, venne destinata col Trattato dei Pirenei (1659) in moglie a Luigi XIV di Francia, suo cugino di primo grado da parte sia di padre sia di madre.
Filippo di Lorena, chiamato lo Chevalier de Lorraine (1643 – 8 dicembre 1702), fu un nobile francese e membro del Casato di Guisa, cadetto del Casato ducale di Lorena. Fu il rinomato amante di Philippe de France, Monsieur, fratello di Luigi XIV.
Françoise “Athénaïs” de Rochechouart, marchesa di Montespan (Lussac-les-Châteaux, 5 ottobre 1640 – Bourbon-l’Archambault, 26 maggio 1707), è stata una nobildonna francese, meglio conosciuta come Madame de Montespan, è stata la più famosa favoritadel re Luigi XIV di Francia, al quale diede sette figli (sei dei quali legittimati)[1]. Nata in una delle più antiche e nobili famiglie di Francia, il Casato di Rochechouart, Madame de Montespan fu chiamata da alcuni «la vera Regina di Francia» durante la sua relazione amorosa con Luigi XIV a causa della pervasività della sua influenza a corte in quel periodo. Il suo cosiddetto “regno” durò circa dal 1667, quando danzò per la prima volta con Luigi XIV in un ballo tenuto dal fratello minore del real Louvre, fino al suo presunto coinvolgimento nel famigerato Affaire des Poisons tra la fine 1670 ed il principio del 1680. È l’antenata di varie case reali in Europa, comprese quelle di Spagna, Italia, Bulgaria e Portogallo.
Madame de Maintenon, nata Françoise d’Aubigné (Niort, 27 novembre 1635 – Saint-Cyr-l’École, 15 aprile 1719), è stata la sposa morganatica di re Luigi XIV di Francia dal 1684 al 1715. Caduta progressivamente in disgrazia Madame de Montespan, morta la regina Maria Teresa nel 1683, il re decise di sancire il fatto che lui e Madame erano la vera coppia parentale dei figli della Montespan, facendo di Madame de Maintenon, sposata con una cerimonia segreta nella notte fra il 9 e il 10 ottobre, la propria moglie morganatica. Il matrimonio restò segreto, ma dopo un po’ la corte cominciò a mormorare.
Jean-Baptiste Colbert (Reims, 29 agosto 1619 – Parigi, 6 settembre 1683) è stato un politico ed economista francese. La sua opera fu diretta principalmente ad accrescere la ricchezza del Paese, incoraggiandone lo sviluppo industriale e coloniale. Modernizzò le finanze pubbliche francesi, salvandole dalla bancarotta e facendo raggiungere il pareggio al Bilancio dello Stato, ma la sua opera risanatrice fu gravemente ostacolata dalle enormi spese belliche di Luigi XIV. Nel 1669 ottenne dal re la creazione del Ministero della Marina, carica di cui fu il primo titolare e che fece di lui il padre della moderna marina francese. La politica di Colbert è considerata una delle più genuine interpretazioni del mercantilismo.
Alexandre Bontemps (1626–1701) was the valet of King Louis XIV and a powerful figure at the court of Versailles, respected and feared for his exceptional access to the King. He was the second of a sequence of five Bontemps to hold the position of Premier valet de la Chambre du Roi (“First valet of the king’s bedchamber”[1]) in uninterrupted succession between 1643 and 1766, when an early death, leaving no successor, broke the line.[2] There were four head or Premier valets de chambre, of whom Bontemps became the most senior in 1665, and thirty-two valets.[3]
Enrichetta Anna Stuart (Exeter, 16 giugno 1644 – Saint-Cloud, 30 giugno 1670) nata Principessa d’Inghilterra e Scozia, divenne Duchessa d’Orléans come moglie di Filippo di Francia, fratello di Luigi XIV. Fuggendo dall’Inghilterra con la sua governante all’età di tre anni, si trasferì alla corte di suo cugino di primo grado Luigi XIV di Francia, dove fu nota come Minette.[1] In seguito sposò Filippo di Francia, fratello di Re Luigi XIV, noto come Monsieur a corte, e diventò nota come Madame. Molto popolare con la corte in gran parte a causa della sua natura civettuola, il suo matrimonio fu segnato da frequenti tensioni.[3]Enrichetta fu determinante nei negoziati del trattato segreto di Dover prima della sua prematura morte nel giugno 1670. I pretendenti giacobiti al trono di Gran Bretagna in seguito alla morte di Enrico Benedetto Stuart discendono da lei attraverso sua figlia Anna Maria, regina di Sardegna.
Elisabetta Carlotta del Palatinato, Duchessa d’Orléans, in tedesco Elisabeth Charlotte von der Pfalz (Heidelberg, 27 maggio 1652 – Castello di Saint-Cloud, 8 dicembre 1722), fu una principessa tedesca e moglie di Filippo I d’Orléans, fratello minore di Luigi XIV di Francia. La sua vasta corrispondenza fornisce un resoconto dettagliato delle personalità e delle attività alla corte di suo cognato, Luigi XIV. Insieme con il marito, Filippo di Francia, Monsieur, il Duca d’Orléans, sono i fondatori dell’attuale Casato degli Orléans – il loro unico figlio maschio sopravvissuto Filippo II d’Orléans, divenne Reggente di Francia durante la minore età di Luigi XV di Francia. È anche la nonna materna di Francesco Stefano di Lorena e antenata di Luigi Filippo di Francia, e quindi molte case reali d’Europa come quella spagnola, italiana, bulgara, austriaca, toscana, napoletana discendono da lei.
Guglielmo III d’Orange, in olandese: Willem Hendrik van Oranje-Nassau, anche noto come Guglielmo III d’Inghilterra, Guglielmo II di Scozia e Guglielmo I d’Irlanda (Binnenhof, L’Aia, 14 novembre 1650 – Kensington Palace, Londra, 8 marzo 1702), è stato Principe d’Orange, Conte di Nassau e Barone di Breda dalla sua nascita, Statolder delle Province Unite dal 28 giugno 1672, re d’Inghilterra e d’Irlanda dal 13 febbraio 1689 e re di Scozia dall’11 aprile 1689, in tutti i casi fino alla morte. Nato come membro della Casa d’Orange-Nassau, Guglielmo ottenne le corone d’Inghilterra, Irlanda e Scozia in seguito alla Gloriosa rivoluzione, durante la quale suo zio e suocero Giacomo II fu deposto. Nei tre regni Guglielmo governò congiuntamente con sua moglie e cugina Maria II (che aveva sposato a Londra il 4 novembre 1677), fino alla morte di quest’ultima, avvenuta il 28 dicembre 1694. Tra gli Orangisti in Irlanda del Nord egli è al giorno d’oggi noto con il nome informale di “King Billy”.